Una “sartoria digitale”, dove si confezionano software e idee su misura. Una definizione certamente affascinante – e che arriva dagli stessi lavoratori – per un’impresa dinamica, nata nella Bassa Lodigiana e composta da uno staff giovane e “poco incline alla cravatta” (anche in questo caso l’ammissione è dell’azienda). Questa è la N3 di Codogno, realtà con sede in via Pandolfi e che si occupa di informatica, consulenza e innovazione digitale.
L’economia del futuro, nel territorio lodigiano, passa dunque anche da questa società, fondata nel 2009 dall’ingegner Andrea Novati che, appena conclusa la carriera accademica al Politecnico di Milano, ha orientato i propri interessi alla consulenza informatica per lo sviluppo software sia a Milano che nel Lodigiano. Accanto a Novati, i soci che hanno portato N3 alla forma attuale sono Manuele Ettore Suzzani (laureato in informatica), Giosuè Cremonesi (laureato al Politecnico delle Arti e della Cultura di Milano) e l’ingegnere gestionale Danilo Pezzi. Novati e Cremonesi sono di Casalpusterlengo, Pezzi è di Terranova e Suzzani di Camairago. Tutti trentacinquenni.
Oggi N3 oltre ai soci fondatori può contare su uno staff di quindici persone tra dipendenti e collaboratori esterni e si rivolge a una clientela variegata: “Dalle multinazionali, che assorbono parte dello staff per la consulenza informatica con la formula del “body rental”, a piccole medie imprese che intendono crescere grazie a un apparato omnicomprensivo”, spiega Giosuè Cremonesi, creativo e manager della Digital Unit di N3.
Non mancano, tra i clienti, grandi aziende: “Abbiamo lavorato o lavoriamo per realtà come Sky, Microsoft, Augusta Westland, Unicredit Banca, Mediolanum, RCS, Vodafone, Mediaset, Fastweb, proponendo i nostri professionisti o affiancandoli, con il nostro management, in progetti di vario genere – prosegue Cremonesi -. Nonostante i nomi e l’importanza di questa clientela, riteniamo che la qualità del lavoro sia un metodo da adottare anche per il più piccolo degli interventi”. Una filosofia, quest’ultima, che è un marchio di fabbrica e che ben si sposa alla definizione di “sartoria digitale”, nella quale contano i dettagli.
Eppure i primi passi non sono stati facili, sopratutto perchè è emersa “la necessità di differenziarsi in un mercato che stava per esplodere: purtroppo l’informatica in generale è piuttosto travisata – dice Cremonesi – e come tutti i mercati in crescita fioriscono le truffe e le aziende di stampo esclusivamente commerciale. Questo porta ad un’incomprensione di base che si estende sul valore economico e di investimento che una società come la nostra può avere”.
Oggi N3 è una realtà consolidata, che si appresta a tagliare il traguardo dei dieci anni di attività e – forte anche della propria anima digitale – non può che guardare al futuro.
“Ci piacerebbe che il 2019 fosse l’anno del giro di boa – confida Cremonesi -, stiamo investendo parecchie risorse per essere il riferimento centrale del territorio e per portarlo a un’eccellenza di cui vogliamo essere co-autori e collettori. Procederemo – aggiunge – con il piano di espansione interna cercando di assumere ancora risorse meritevoli e professionisti capaci di sposare la nostra filosofia, istituiremo un set di corsi di formazione (come quello sulle criptovalute, partito da poco) di alto livello per privati ed aziende. Stiamo lavorando poi a un set di prodotti per diversi mercati, intorno ai quali intendiamo creare un nuovo modello di distribuzione”.
di Lorenzo Rinaldi – tratto da “Corriere Artigiano”